CONTE: “UDIENZA TAR GIORNO DEL VOTO, AVVOCATURA NON MERITA UMILIAZIONI”
Le elezioni per l’Ordine degli Avvocati di Roma sono già a rischio caos.
Il TAR del Lazio discuterà infatti i ricorsi presentati contro il regolamento elettorale proprio nel giorno fissato per l’inizio delle votazioni, con la concreta possibilità che quel turno elettorale debba essere annullato e ripetuto in seguito, sulla base delle decisioni dei giudici amministrativi.
“Solo pochi giorni fa – ha dichiarato Antonio Conte, consigliere in carica e capolista della coalizione “Movimento Forense Afec ConTE” – avevamo denunciato l’estrema fretta con la quale l’Ordine romano aveva fissato le elezioni per il 14, 15, 16 e 17 gennaio prossimi.
Purtroppo siamo stati facili profeti nel prevedere il caos cui stiamo andando incontro, caos che la maggioranza in Consiglio ha scelto deliberatamente di ignorare, da ultimo nella riunione di ieri, opponendosi all’ipotesi di rinviare il voto”.
“Il TAR del Lazio – ha proseguito Conte – ha infatti fissato l’udienza per discutere i ricorsi presentati contro il regolamento elettorale, sul quale i dubbi sono stati numerosi, autorevoli e immediati, proprio il 14 gennaio.
Lo scenario che si prospetta, nel caso il tribunale amministrativo dovesse accogliere i ricorsi, sarebbe quello di un’elezione annullata nello stesso momento in cui gli avvocati si stanno recando a votare”.
“Al di là dell’enorme spreco di risorse derivante dal dover votare due volte – ha affermato – si tratterebbe di un’umiliazione che l’avvocatura romana francamente non merita. Per non parlare della perdita di credibilità nelle istituzioni forensi che ne deriverebbe”.
“La pervicacia, l’arroganza e la più totale mancanza di rispetto per i colleghi con cui il Consiglio dell’Ordine uscente sta insistendo sulla sua strada – ha aggiunto Massimiliano Cesali, presidente di Movimento Forense – dimostra la più totale sordità non solo nei confronti delle ragioni dei ricorrenti, cioè dei tanti avvocati che hanno individuato palesi contrasti tra il regolamento elettorale e la nostra legge professionale, ma anche e più semplicemente del buon senso”.
“Chiediamo al Consiglio uscente – ha concluso Cesali – un sussulto di orgoglio e di riguardo per gli avvocati che dovrebbe rappresentare: invece di costituirsi al TAR contro i ricorsi presentati, dei quali il Tribunale Amministrativo ha già riconosciuto in parte la fondatezza, si adoperi per evitare che questa situazione finisca nel caos e l’avvocatura romana cada, suo malgrado, nel ridicolo”.