Mi sono risolto a comprare la copia numero uno del nuovo quotidiano “Il Dubbio”, iniziativa editoriale del CNF che ha sollevato tante polemiche, e che di sicuro non ha riscosso il mio personale gradimento. Redazione affidata a Piero Sansonetti, ex ultrà della sinistra più riformista, ed ora istituzionalizzato nel quotidiano dell’Organo di rappresentanza dell’Avvocatura.
Perché.
Spendere soldi dell’Avvocatura non è esattamente una buona idea nel presente contesto socio-economico, con una classe forense che galleggia in un regime di semi-povertà, e con problemi di funzionamento della Giustizia al limite del collasso, cui il nostro premier Renzi si ammanta del merito di aver trovato soluzioni incendiando il già sovraccarico numero di provvedimenti legislativi incoordinabili.
Transeat.
Sfoglio il quotidiano (dall’accattivante format in stile free-press), nel quale mi illudo di trovare qualche sia pur remoto riferimento ai problemi del devastato pianeta giustizia: niente. Eppure il quotidiano nasce da una iniziativa della rappresentanza istituzionale dell’Avvocatura.
Rimangono così i dubbi sulla utilità ed opportunità di una spesa di oltre un milione e mezzo di euro, nell’attesa di vedere il quotidiano ruggire contro i vari DL, DDL etc etc che soffocano il nostro Ministero, piuttosto che il pensiero di Stefano Accorsi.