Trascrivo il testo della comunicazione che ho inoltrato stamane al Vice Presidente dell’associazione UNAEP Avv. Andrea Magnanelli che invitava le associazioni romane a chiedere al CNF ed al Ministero di Giustizia la revoca della proposta di commissariamento. Alla luce di quello che avevo potuto constatare nell’adunanza della Consulta delle associazioni forensi, convocata per “valutare le ingerenze del CNF” nella vita degli Ordini territoriali (con ovvio riferimento alla proposta di commissariamento giunta all’Ordine capitolino), tale iniziativa appariva incongrua e strumentale, anche perchè non in linea con le proteste di molti dei rappresentanti delle associazioni presenti.
“Egregio Collega Magnanelli,
non abbiamo il piacere di conoscerci personalmente, ma molti mi hanno riferito che sei un noto Collega di grande esperienza avendo guidato – per molti anni – l’Ufficio Legale di Roma Capitale, prima di essere sostituito da un altrettanto noto Collega l’avv. Rodolfo Murra.
Desta, pertanto, grande meraviglia questa Tua iniziativa – del tutto autonoma – priva di ogni necessaria, preventiva concertazione con tutte le altre Associazioni Forensi romane, alcune di esse presenti sul territorio da oltre un decennio ed aventi, tra le loro fila, centinaia di Iscritti.
Nella Tua comunicazione hai ricordato la riunione delle Associazioni Forensi, dello scorso 13/6 u.s., presso il Consiglio dell’Ordine di Roma, dove – peraltro – mi dicono Tu non fossi presente, ma rammento benissimo gli interventi di autorevoli Presidenti di “storiche” Associazioni Forensi, che hanno espresso fortissime perplessità riguardo l’Ordine del Giorno indicato dal Presidente Vaglio, e la palese inopportunità di una presa di posizione a fronte della totale assenza di informative documentali su quanto sta accadendo a causa della richiesta di scioglimento dell’Ordine di Roma da parte del Consiglio Nazionale Forense.
Per questo, la Tua iniziativa è in stridente contrasto, non solo con lo svolgimento della suddetta convocazione del 13/6, ma anche con l’assoluta assenza di chiarimenti ed informative da parte del Presidente Vaglio relativamente a questo procedimento – che lui stesso ha portato all’attenzione del Foro Romano con la nota mail del 10/5/2014 – che vede parti propulsive il Consiglio Nazionale Forense ed il Ministero della Giustizia.
Inoltre, Egregio Collega Magnanelli, non sarà sfuggito alla Tua accorta attenzione, che vi sono state esplicite mail da parte di importanti Associazioni Romane (ricordo quelle di AFG del 18/5 e 12/6 u.s., quella dell’Associazione Le Toghe del 13/5/2014, quella dell’Associazione Agifor del 14/5/2014, quella dell’Associazione Avvocati per l’Europa del 10/5 u.s., quella del Movimento Forense del 1/6/2014 quella dell’Associazione AGR del 10/6 u.s., quella, ultima ma non ultima del Consigliere Stoppani dell’11/5/2014) che rappresentano migliaia di Colleghi, le quali, al di là di contestazioni di natura politica, hanno inequivocabilmente richiesto al Presidente Vaglio di mettere a disposizione degli Avvocati romani tutta la documentazione, relativa al procedimento del CNF e del Ministero della Giustizia, in modo da consentire a tutti di comprendere esattamente se esistano o meno eventuali responsabilità per i gravissimi accadimenti che stanno danneggiando l’immagine dell’Ordine di Roma.
Risulta a chi scrive che tale richiesta sia stata totalmente rigettata dal Presidente Vaglio il quale, invece di rispondere doverosamente ai quesiti formulati da queste Associazioni abbia replicato, nel verbale consiliare, “snocciolando” le posizioni nella graduatoria delle ultime Elezioni del febbraio 2012 di alcuni Candidati che oggi coincidono con i firmatari delle mail che chiedevano tale accesso agli atti.
Non appare, questa, una modalità democratica condivisibile, ed anzi appare una risposta irridente, del tutto fuori luogo.
Conseguenzialmente, anche la Tua iniziativa – sicuramente mossa da finalità del tutto disinteressate ed encomiabili – non può essere accolta, in quanto nulla è stato fornito ad alcuna Associazione riguardo la delicata vicenda in modo che tutti potessero formarsi un proprio convincimento su quanto effettivamente avvenuto e scaturito dalla contestazione del CNF.
Ricordo a me stesso che la nuova Riforma Forense (247/2012) all’art. 35 della medesima Legge, attribuisce al CNF dei compiti e dei doveri di vigilanza e controllo che se concretizzati non possono certamente essere definiti “ingerenze”, se non con idonea e fondata motivazione a sostegno di tale assunto.
Tutto ciò premesso, sono certo che indirizzerai “un’Istanza”, altrettanto dettagliata e convincente, al Presidente Vaglio perché lo stesso metta a disposizione – in modo totale e pubblico – di tutte le Associazioni Forensi romane, non solo la documentazione del procedimento del CNF, ma anche e soprattutto la totalità degli atti difensivi (che saranno certamente stati depositati nelle sedi opportune) e che potranno fare luce sull’effettiva paventata “ ingerenza” del CNF, se realmente avvenuta.
Auspico di essere stato chiaro e collaborativo ed attendo di sentire il pensiero della altre Associazioni destinatarie della presente, che erano presenti alla convocazione del 13/6, ed in quella sede, hanno espresso tutto il loro disappunto per l’Ordine del Giorno dal contenuto non esattamente comprensibile attesa, peraltro, la delicatezza del tema.
I miei migliori saluti.
Marco De Fazi”