Leggo a bocca aperta, ma non troppo, l’ennesima sortita del dottor Pier Camillo Davigo, presidente dell’ANM.
Mentre stava presentando il suo libro con lo storico collega di “Mani Pulite” Gherardo Colombo, il giudice ha espresso il seguente concetto: “per far funzionare meglio la giustizia serve una massiccia depenalizzazione bisogna disincentivare chi fa gira vuoto la macchina della giustizia. Se dimezzassimo il numero di processi, si dimezzerebbe anche l’onorario (???) degli avvocati: la politica non è riuscita a venire a capo della lobby dei tassisti, figuriamoci con gli avvocati.”
Da pazzi.
Al Sig. Davigo dico solo: visto che lei è molto impegnato in diverse attività che non siano quelle per cui è pagato, liberi il posto di rappresentante della magistratura in favore di qualcuno che abbia una visione più realistica del pianeta giustizia, e della condizione dell’avvocatura in particolare, ma soprattutto che riconosca gli enormi sforzi che gli avvocati quotidianamente compiono per tenere in piedi la baracca.
Non abbiamo bisogno di gente come lei per risolvere il disgraziato collasso del sistema.
Un complimento sentito anche alle nostre rappresentanze, vista l’immagine che riescono a far trapelare della nostra categoria.