TU SEI L’AVVOCATURA.
NON FARTI RUBARE IL FUTURO ED AIUTACI A COSTRUIRLO INSIEME A TE.
“PER UN’AVVOCATURA CHE NON SI ARRENDE”
TU SEI L’AVVOCATURA.
NON FARTI RUBARE IL FUTURO ED AIUTACI A COSTRUIRLO INSIEME A TE.
“PER UN’AVVOCATURA CHE NON SI ARRENDE”
TU SEI L’AVVOCATURA.
NON FARTI RUBARE IL FUTURO ED AIUTACI A COSTRUIRLO INSIEME A TE.
“PER UN’AVVOCATURA CHE NON SI ARRENDE”
Gentile Collega,
Ti informo che l’Associazione Forense Emilio Conte (AFEC) ha costruito un innovativo e rivoluzionario “Portale”, a servizio dei Colleghi e dell’Avvocatura tutta (www.associazioneforenseemilioconte.it).
Obiettivo e scopo precipuo di tale rinnovamento, è quello di creare “una casa/roccaforte degli Avvocati” che sia punto di riferimento nel drammatico momento storico/politico che sta colpendo duramente il Paese, i diritti dei cittadini, il diritto di difesa costituzionalmente garantito e, di conseguenza, gli Avvocati stessi ai quali è negato il ruolo e la dignità che a loro spetta all’interno del tessuto sociale.
L’associazionismo forense può essere una risorsa straordinaria per far ripartire la Categoria, atteso lo svuotamento di potestà e di autorevolezza che la “Politica” ha voluto infliggere agli Ordini professionali.
Sono anni che ci battiamo, lottando e cercando sempre di migliorare tale impegno.
Abbiamo fatto tante cose buone, ma anche degli errori, sempre, comunque, spinti dalla voglia di fare.
Gli errori, lo stimolo a migliorarci da parte dei Colleghi, ci hanno fatto comprendere quale sia la strada da percorrere.
Che è quella di non arrenderci!
All’ultimo Congresso di Bari, l’Avvocatura ha chiesto – con una schiacciante Maggioranza dell’80% dei Delegati nazionali – al Governo di approvare, senza se e senza ma, la Riforma Professionale che attendiamo da oltre 79 anni: gli accadimenti di queste ore danno la netta sensazione che, ancora una volta, l’Avvocatura non avrà una propria Legge con il fondato rischio di restare – come negli ultimi anni – ostaggio del politico di turno o del sottosegretario “togato” che può infliggerci, a colpi di Decreti, norme che devastano la nostra già esanime Categoria.
Questa Riforma, “incagliata” in Parlamento, avrebbe riconosciuto la rilevanza giuridica e sociale della funzione difensiva cui è collegato l’Ordinamento Forense ed avrebbe esaltato le garanzie di indipendenza e di autonomia dell’Avvocato.
E’ una Riforma che presenta – sicuramente – delle lacune e dei coni d’ombra, che potevano, però, essere colmati ed illuminati da una nuova Leadership della nostra Rappresentanza che, finalmente, sapesse ritrovare autorevolezza ed unità come si è visto al Congresso di Bari.
I Colleghi sono stanchi delle proteste del “dopo” o di scioperi inutili che si rivelano, immancabilmente, dei “flop”.
Ed allora, in attesa di una Rappresentanza autorevole, bisogna ripartire dalla nostra Avvocatura “effettiva” che esercita, con onore e coraggio, ogni giorno la nostra Professione.
Per questo abbiamo creato un Portale forte e moderno che, auspichiamo, possa diventare una voce della Categoria nel grande Foro romano e non solo.
Ti chiediamo, quindi, di diventare parte del progetto, di fare in modo che questa Associazione – insieme a tante altre – costruisca questo Portale come la “vera Casa degli Avvocati”.
Per noi sono Avvocati tutti i Professionisti che operano in tutti gli Uffici Giudiziari: Giudice di Pace, Tribunale, Corte d’Appello, Cassazione, Sezioni Tributarie, TAR, Consiglio di Stato ecc. ecc.
Non debbono più esistere Avvocati uno contro l’altro o di quella giurisdizione o di quell’altro Tribunale.
Dobbiamo far divenire il nostro numero – che è enorme – una vera FORZA politica.
Come riescono a fare altre Categorie, che non hanno né le nostre luminose tradizioni, né la nostra ricchezza di patrimonio intellettuale.
Non dobbiamo più vivere l’autolesionismo della sconfitta perenne, del lamento gratuito, dello sciopero inutile, del ricorso ex post.
Ora più che mai ci sarà da battersi “in modo veemente” con il Governo che verrà, per avere una Riforma Professionale completa – che raccolga anche alcune condivisibili osservazioni di quella minoranza congressuale che a Bari non ha votato a favore della Legge – e per evitare, altresì, che venga reintrodotta un’illegittima ed inaccettabile obbligatorietà della Mediaconciliazione, per ora parzialmente stoppata dalla decisione della Consulta che, come si è visto, si è fermata solo alla superficie “dell’eccesso di delega”.
Per non parlare, poi, della battaglia sulle nostre “tariffe”, alla luce di quello che abbiamo subito con i noti “miserabili” parametri.
E quindi.
Dobbiamo reagire e farlo tutti insieme, come un’unica BASE dell’Avvocatura!
Ovvero, tutti quelli che vivono la realtà quotidiana.
Stavolta non vogliamo diffondere semplici informazioni o formulare buoni propositi: vogliamo un’Avvocatura cosciente e partecipativa, nella quale ogni COLLEGA collabori, al fine di creare una realtà lavorativa migliore per tutti, con il contributo di tutti e con tutti gli Avvocati che si uniscono, concretamente, per difendere la nostra PROFESSIONE.
Da questo, l’idea che ognuno curi la propria “CASA”, idea democratica ed attiva per migliorare il lavoro nostro e di tutti.
UNITI.
E’ ovvio ed intuitivo che la nostra spinta non si esaurirà solo nelle pur articolate iniziative attuate tramite il Portale, e le Associazioni che lo sostengono, essendo intenzione di tutti coloro che hanno sposato questo progetto (e sono già moltissimi) di provocare anche un vero e proprio dibattito sul campo – anche a mezzo della costituzione di gruppi di lavoro che potranno operare direttamente come “cellule” di una “Grande Famiglia” – per poter veicolare meglio ed in modo più incisivo e completo le nostre istanze e ridare quel senso di appartenenza e solidarietà che troppo si è perso nelle nostre “drammatiche” giornate. Tra l’altro, aggiungendo dettaglio al contenuto delle proposte che NOI, VOI TUTTI ci impegneremo a formulare e sostenere, con una, finalmente, compatta forza di penetrazione nelle opulente e stantie “stanze della Politica”.
Aiutaci a migliorare il Tuo ed il Nostro lavoro.
Viva l’Avvocatura che non si arrende.
Un saluto caro e cordiale ed un Augurio, di cuore, per un sereno Natale e per un 2013 di “riscossa” per TUTTI NOI.
Antonio Conte