Stato dell’arte, spunti, criticità della Riforma Forense oggi al convegno di esordio della associazione AFEC Giovani, ospiti il Consigliere dell’Ordine Avv. Antonio Conte ed il membro del Consiglio Nazionale Forense Avv. Paolo Berruti.
Nelle relazioni dei due rappresentanti delle Istituzioni forensi sono state evidenziate le aree di maggior interferenza nella professione di avvocato della L. 247/2012, la cui grande mole di attuazione è stata delegata ai regolamenti attuativi del Governo e del CNF.
Sotto esame le criticità del procedimento disciplinare, che se da una parte conserva l’essenziale riserva di giurisdizione in favore dei rappresentanti del ceto forense, dall’altro lato presenterà inevitabili difficoltà per la previsione di un centro distrettuale che sarà onerato di un onere di vacazione per giudicare i colleghi di altro distretto circondariale.
Si è discusso altresì delle associazioni specialistiche e del difficile compito di inquadrare i requisiti dell’Avvocato specialista, e spunti a non finire ha provocato la riforma dell’accesso alla professione, vista la modalità eterogenea di preparazione all’ingresso nel mercato del lavoro e le lungaggini dei tempi di perfezionamento della pratica.
Grandi perplessità sono state sollevate altresì sull’obbligo della copertura assicurativa infortuni per gli studi legali, in troppa sospetta concomitanza con le già esistenti forme di copertura della previdenza pubblica.
Non ha mancato di fare la parte del leone l’argomento della regolamentazione dei compensi (solo la settimana scorsa sono state sottoposte le proposte del CNF alla commissione giustizia), argomento che, sollecitato dalla relazione del segretario di AFEC Giovani Avv. Leonardo Vecchione, non ha fatto mancare spunti di dibattito tra i partecipanti al seminario.
Saranno tutti questi argomenti in cui l’associazione non farà mancare il proprio continuo spunto critico e propositivo.