Governo battuto alla Camera: Avvocati, preventivo su richiesta (da Guida al Diritto)

Preventivo su richiesta, riserva di consulenza stragiudiziale e niente socio di capitale. Il governo è stato battuto alla Camera nelle votazioni sugli emendamenti alla proposta di legge di riforma della professione forense. L’Esecutivo, infatti, aveva presentato un emendamento soppressivo dell’articolo 13 (Conferimenti dell’incarico e tariffe professionali), che è stato respinto. Il sottosegretario alla Giustizia, Salvatore Mazzamuto, aveva definito l’articolo “in assoluto contrasto” con i principi previsti dal decreto legge 1/2012 (riforma delle professioni) e dai decreti ministeriali sui cosiddetti parametri.


Il nuovo scenario
Se le cose rimarranno così, dunque, gli avvocati dovranno rendere il preventivo solo su richiesta del cliente e non obbligatoriamente in tutti i casi in cui assumono un incarico professionale. E sul fronte delle tariffe, i parametri tornano ad essere dei criteri orientativi nei rapporti con i clienti. Ma non finisce qui, perché il consiglio nazionale forense potrà esprimere un proprio parere sulla congruità o meno del compenso richiesto dal professionista. Al consiglio dell’ordine, invece, va il potere di tentare un conciliazione nei casi di controversie sul quantum. L’Aula respinge anche il socio di capitale nelle società tra professionisti.


La riserva di consulenza legale
In ultimo, passa la “riserva” di consulenza legale stragiudiziale per tutte le materie connesse all’attività giurisdizionale e se esercitata in maniera sistematica e continuativa. Va subito all’attacco la Cna professioni che urla al “Colpo di mano” degli avvocati che in tal modo otterrebbero di estendere le proprie competenze in via esclusiva anche alla consulenza giuridica, sottraendola di fatto ai patrocinatori stragiudiziali che finora potevano esercitarla.  “Se il comma approvato alla Camera verrà riconfermato al Senato, chiuderanno 10mila studi di esperti in consulenza giurdica, dall’infortunistica stradale, alla sicurezza sul lavoro, alle materie ambientali” dice il presidente di Cna Giorgio Berloffa. “Tra dipendenti e professionisti si tratta di almeno 100mila addetti”.


De Tilla, ora c’è il sole
Esprime soddisfazione Maurizio de Tilla, presidente dell’organizzazione unitaria dell’avvocatura, per il voto che ha mandato sotto il governo, ma mette anche le mani avanti: “ora c’è il sole, speriamo domani non piova”.


Bongiorno, indipendenza salvata
“La riforma ha un solo obiettivo quello di assicurare l’indipendenza della categoria. L’iter è ancora lungo ma lavoriamo per portare a casa la statuto entro la legislatura”.


Raisi, testo contro i giovani
“Il testo è completamente in disaccordo con le liberalizzazioni fatte dal Governo in questi mesi: è un provvedimento corporativo che esclude i giovani dall’accesso al mondo del lavoro”. Lo ha detto Enzo Raisi, capogruppo di Fli in Commissione Attività Produttive, prendendo la parola nell’aula di Montecitorio in sede di esame della nuova disciplina.

Antonio Conte

Antonio Conte nato a Roma il 30/8/63, successivamente agli studi classici, svolti al Convitto Nazionale Romano, ha conseguito laurea in Giurisprudenza a pieni voti, in data 22/7/88 presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Ha ricoperto incarichi accademici, e precisamente ha collaborato con diverse Cattedre dell’Istituto Diritto Privato dell’Università “La Sapienza” di Roma, per un periodo di oltre 12 anni dal 1989 al 2001.
Per quanto attiene alla professione forense lo stesso è abilitato all’esercizio dal 31/10/1991.
Inoltre, ha esercitato la carica di Vice Pretore Onorario, presso la I° Sezione della Pretura Civile di Roma, via Lepanto 4, con ruolo personale confermato nel triennio 1994 - 1997.
Nel febbraio dell’anno 2000, il sottoscritto Antonio Conte è stato eletto Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio 2000/2001, risultando il più giovane Consigliere mai eletto all’Ordine di Roma, con oltre 1.300 preferenze.
Altresì è stato eletto Delegato del Consiglio dell’Ordine di Roma negli ultimi tre Congressi Nazionali dell’Avvocatura e del Consiglio Nazionale Forense, sempre eletto a grandissima maggioranza dagli Avvocati Romani. Inoltre, sono stato per oltre due anni nel direttivo dell’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati), espressione qualificata della giovane Avvocatura Romana.
Eletto Consigliere dell’Ordine dal 2004 ad oggi, ricoprendo la carica di Segretario per quattro anni e Presidente per due.
Attualmente ricopre la carica di Consigliere essendo stato eletto con poco meno di 4000 voti nello scorso febbraio 2012.