Prima di offrire un dettaglio delle fondamentali cose da sapere per la fattura elettronica, sarà bene spendere due righe sul perché AFEC ha inteso farne un punto di criticità ed oggetto di valutazione per la nuova attività consiliare.
In pochi sanno che la fatturazione elettronica in quasi tutto il resto d’Europa è facoltativa (obbligatoria solo per P.A. ed appalti pubblici), tant’è che l’Italia ha dovuto chiedere addirittura una deroga a Bruxelles per imporla (fonte agora24.it).
Come saprete è esonerato dall’obbligo di fatturazione elettronica chi opta per il c.d. regime forfettario (DM 190/2014) soglia innalzata ad € 65000,00 dalla Legge Bilancio 2019 di emolumenti complessivi dell’anno precedente.
Le sanzioni sono sottoposte a moratoria fino al 30 settembre 2019 per i contribuenti mensili e fino al 30 giugno per quelli trimestrali (per approfondire il tema delle sanzioni si consiglia aziendadigitale.eu).
Per le fatture cartacee rimane la previsione di immediate e differite (entro dieci giorni). Per le fatture elettroniche va ricordata la novità nell’utilizzo del fondo spese, che permette di emettere la fattura nel termine di 60 giorni dalla sua costituzione, utilizzando nel frattempo il denaro ivi stanziato e la fatturazione differita entro il 15 del mese successivo a quello dell’incasso del compenso.
Si ricorda l’importanza del codice QR, con il quale potrà essere fatta la fatturazione passiva inviandolo semplicemente ai propri collaboratori, colleghi, ecc.
Siamo a disposizione del Consiglio per studiare una soluzione a tutte le criticità della normativa che creano gratuite difficoltà a tutti i colleghi.