LA NOZIONE DI PAGAMENTO NEI TERMINI D’USO AI FINI DELL’ESENZIONE DALLA REVOCATORIA FALLIMENTARE

stock-photo-close-up-of-a-bankruptcy-petitionLA NOZIONE DI PAGAMENTO NEI TERMINI D’USO AI FINI DELL’ESENZIONE DALLA REVOCATORIA FALLIMENTARE.

 

L’art. 67, comma 3, lett. a), legge fallimentare prevede che non sono soggetti all’azione revocatoria fallimentare i pagamenti di beni e servizi effettuati nell’esercizio dell’attività d’impresa che siano stati effettuati nei termini d’uso.

La Suprema Corte di Cassazione[1] è stata recentemente investita della questione vertente sull’esegesi del riferimento ai “termini d’uso”.

Nella fattispecie la Corte di Appello aveva relazionato i “termini d’uso” ai pagamenti e non alle forniture oggetto di pagamento ed alle consuetudini generali della determinata tipologia contrattuale e non già alle abitudini del singolo imprenditore.

La Cassazione, invece, privilegia il rapporto diretto tra le parti, dando rilievo al mutamento dei termini, da intendersi non solo come tempi, ma anche come le complessive modalità di pagamento.

Ragionando diversamente, rileva la Cassazione, si riconoscerebbe valenza dirimente alla prassi del settore economico di riferimento, si finirebbe sostanzialmente con l’equiparare la fattispecie di cui si discute a quella di cui all’articolo 67, comma 1, n. 2  che concerne invece il pagamento anormale.

La  Suprema Corte di Cassazione enuncia quindi il seguente principio di diritto: “Il riferimento della L. Fall., articolo 67, comma 3, lettera a), ai “termini d’uso”, ai fini dell’esenzione dalla revocatoria fallimentare per i pagamenti di beni e servizi effettuati nell’esercizio dell’attività d’impresa, attiene alle modalità di pagamento proprie del rapporto tra le parti e non gia’ alla prassi del settore economico in questione”.

 

 

Leonardo Vecchione

Avvocato in Roma

[1] Cfr. Cassazione civ., sez. I, 7 dicembre 2016, n. 25162.

Leonardo Vecchione

L’Avv. Leonardo Vecchione consegue nel 2004 la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma 3 discutendo la tesi: “Le clausole vessatorie e la tutela del consumatore”.
Svolge la propria attività professionale esclusivamente nel campo del diritto civile e fallimentare.
E’ autore di numerose note a sentenza ed articoli. Collabora con la redazione romana della rivista Il diritto fallimentare e delle società commerciali sulla quale pubblica note redazionali a sentenza.
Ha collaborato alla redazione del Processo delle esecuzioni mobiliari edito per i tipi della Giappichelli, 2009. E’ coautore del Manuale teorico pratico dell’esecuzione immobiliare edito per i tipi della Nuova Giuridica, 2011. E’ curatore di procedure fallimentari. Componente della Commissione Giovani del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma nella consiliatura 2010-2011. E’ docente di corsi per la preparazione all’esame di Avvocato.