Atti processuali nulli se firmati da dirigenti dell’Agenzia delle Entrate dichiarati decaduti?

processo tributarioE’ nota la questione circa la validità degli atti firmati da funzionari dell’Agenzia delle Entrate, aventi delega di firma, ma dichiarati decaduti a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 37/2015.

Difatti, con le tre sentenze n. 22800, n. 22803 e n. 22810 emesse in data 9/11/2015 la Corte di Cassazione ha “convalidato” gli atti firmati da tali funzionari (anche se, a ben leggere le tre sentenze, se in linea generale viene affermato che la delega di firma non è di per sé motivo di nullità degli atti, la sentenza n. 22803/2015 statuisce l’illegittimità delle deleghe impersonali, con onere dell’Ufficio di dimostrare la presenza di tre requisiti: 1. ragioni della delega; 2. termine di validità della delega; 3. nominativo del soggetto delegato – leggi qui per appronfodire).

La Commissione Tributaria Regionale, Milano, Sez. Brescia, con la sentenza n. 3614 del 13/08/2015, ha però esaminato la vicenda sotto altro aspetto: circa la validità degli atti processuali – in ispecie l’atto di appello – firmati da funzionari dichiarati decaduti.

Ha difatti accolto l’eccezione di nullità proposta dalla parte privata, dichiarando la nullità dell’atto di appello firmato dal funzionaro dichiarato decaduto a seguito della citata sentenza della corte costituzionale. Peraltro, l’eccezione è stata proposta in sede di udienza di discussione poichè, trattandosi di nullità assoluta, era rilevabile in ogni stato e grado del giudizio.

Si apre così un nuovo fronte di riflessione, i cui sviluppi li vedremo nei prossimi mesi quando anche la Cassazione ne sarà investita (si spera con un esito più garantista nei confronti dei contribuenti).

Qui i testo della sentenza.

 

Alessandro Romano Carratelli

Avvocato iscritto all’Albo dal gennaio 2005, esercito in proprio la professione forense prevalentemente nella città di Roma. Le materie della mia attività professionale si rivolgono principalmente al campo del contenzioso innanzi alla Giurisdizione Ordinaria, nonché quella Amministrativa e Tributaria, nelle materie del Diritto civile, concorsuale e fallimentare, amministrativo e tributario. Esercito la professione anche quale Curatore Fallimentare nonchè Custode giudiziario e legale delle procedure esecutive immobiliari, iscritto nelle liste del Tribunale di Roma. Professore a contratto in Diritto dei Beni Culturali, già cultore della materia in Diritto Privato presso la Libera Università San Pio V di Roma. Già membro della Commissione Consiliare di Diritto fallimentare e procedure concorsuali dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Sono impegnato nella vita associativa forense e credo fermamente che bisogna avere un ruolo attivo nella richiesta di cambiamento che la nostra Professione ci impone, oggi sempre più vilipesa. Soltanto il contributo diretto di noi Avvocati, mediante una rappresentanza forte ed autorevole, può essere la chiave di volta per raggiungere risultati apprezzabili e duraturi a favore della Nostra categoria. Per questo faccio parte dell’Associazione Forense Emilio Conte, che ho avuto l'onore di presiedere.