Depenalizzazione: una grande sforbiciata a vantaggio di chi?

depenalizzazionePubblicati i Decreti legislativi n. 7 e 8, anno 2016, con cui è stata operata una profonda depenalizzazione di reati penali considerati minori, sia per la loro oramai poco sentita pericolosità sociale, sia (e soprattutto) per tentare di svuotare le aule dei Tribunali penali da una moltitudine di reati che per gran parte venivano dichiarati prescritti ovvero le pene comminate erano poco incisive.

Con il D. Lgs. n. 7/2016 è stata prevista, in sostituzione della sanzione di tipo penale per numerosi reati, una sanzione pecuniaria“civile”, la quale potrà essere comminata, però, soltanto all’esito dell’eventuale giudizio civile di tipo risarcitorio presentato dalla persona offesa di quel reato ora depenalizzato.

Si realizza così un unico procedimento, da incardinarsi innanzi al Giudice competente secondo le usuali regole del processo civile, che però avrà due sbocchi, di cui il primo necessariamente propedeutico al secondo: 1) giudizio civile risarcitorio instaurato dalla persona offesa, al cui eventuale esito positivo, 2) il Giudice comminerà anche la sanzione civile (che andrà a rimpinguare la Cassa delle ammende).

Il D. Lgs. n. 8/2016 ha invece depenalizzato, trasformandoli in illeciti amministrativi (regolati dalla Legge n. 689/1981), una moltitudine di reati per i quali era prevista sostanzialmente la sola pena della multa o dell’ammenda.

Per un elenco dei reati interessati dalla riforma si vedano Decreto Legislativo n. 7 del 2016 e Decreto Legislativo n. 8 del 2016.

 

Alessandro Romano Carratelli

Avvocato iscritto all’Albo dal gennaio 2005, esercito in proprio la professione forense prevalentemente nella città di Roma. Le materie della mia attività professionale si rivolgono principalmente al campo del contenzioso innanzi alla Giurisdizione Ordinaria, nonché quella Amministrativa e Tributaria, nelle materie del Diritto civile, concorsuale e fallimentare, amministrativo e tributario. Esercito la professione anche quale Curatore Fallimentare nonchè Custode giudiziario e legale delle procedure esecutive immobiliari, iscritto nelle liste del Tribunale di Roma. Professore a contratto in Diritto dei Beni Culturali, già cultore della materia in Diritto Privato presso la Libera Università San Pio V di Roma. Già membro della Commissione Consiliare di Diritto fallimentare e procedure concorsuali dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Sono impegnato nella vita associativa forense e credo fermamente che bisogna avere un ruolo attivo nella richiesta di cambiamento che la nostra Professione ci impone, oggi sempre più vilipesa. Soltanto il contributo diretto di noi Avvocati, mediante una rappresentanza forte ed autorevole, può essere la chiave di volta per raggiungere risultati apprezzabili e duraturi a favore della Nostra categoria. Per questo faccio parte dell’Associazione Forense Emilio Conte, che ho avuto l'onore di presiedere.