IL DISASTRO DEL VAGLISMO ALL’ORDINE FORENSE ROMANO

condello

Pubblico questa comunicazione dell’Avvocato Domenico Condello, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma, ricevuta in data odierna, dove viene tra l’altro denunciata la irregolarità della delibera consiliare di convocazione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio COA 

 

“Gli ultimi anni sono stati i più travagliati per l’AVVOCATURA a causa della crisi economica e, per l’Ordine Forense Romano anche per la inidoneità di governare dimostrata da coloro che hanno diretto l’Ordine nell’ultimo triennio.
La lista, guidata dal Presidente uscente Mauro Vaglio, che nel 2012 era riuscita a raggiungere il massimo del consenso elettorale (13 Consiglieri su quindici), ha dimostrato non essere possibile gestire l’Ordine più prestigioso d’Italia e d’Europa senza aver acquisito specifiche esperienze.
Abbiamo avuto modo di notare gli effetti negativi causati da alcuni articoli apparsi sui giornali, dalla attivazione della Ispezione Ministeriale e dagli scontri con il Consiglio Nazionale Forense ed anche dalla interrogazione parlamentare al Ministro della giustizia.
Abbiamo avuto modo di notare la trasformazione dell’aggiornamento professionale ad una mera raccolta di “punti formativi” (gli ormai famosi “punti formativi mira lanza” attribuiti ad eventi come ad esempio il seminario su “il pesce di nome Wanda”, i corsi per creare l’avvocato telematico con il bollino, e …).
Abbiamo avuto modo di notare gli effetti dei “programmi a progetto”, ideati all’inizio del 2012: non hanno prodotto nulla oltre che alle spese per molti inutili convegni e riunioni di decine di avvocati aggregati per solo scopi elettorali.
Abbiamo avuto conferma, dall’ultimo bilancio, della disastrosa gestione dell’Organismo di mediazione forense; unico in Italia ad evidenziare passività per alcune centinaia di migliaia di euro.
Abbiamo anche rilevato la grande capacità della lista Vaglio di occupare tutti posti istituzionali (delegati alla Cassa, Consigliere C.N.F, tutti i componenti del Consiglio giudiziario di disciplina, tutti i delegati all’Oua).
Potrei continuare con moltissime altri rilievi, ma per amore della nostra Istituzione e per non creare ulteriori motivi di discredito all’AVVOCATURA ROMANA non voglio dilungarmi oltre, limitandomi a ricordare la mia precedente informativa con la richiesta di dimissioni, per il disastro economico determinato; i residui attivi dell’Ordine degli avvocati che tutti noi avevamo, in decenni di oculata gestione, accumulato per acquistare la “casa dell’avvocatura” (Una sede dove creare i servizi per gli iscritti) in solo due anni si sono ridotti di circa quattro miliardi delle vecchie lire.
Caduta nel vuoto la richiesta di dimissioni delle cariche istituzionali e la richiesta di portare in assemblea le due proposte operative che ho formulato in adunanza (accantonamento dei residui passivi al fondo acquisto sede e creazione di una fondazione per l’autogestione dell’Organismo di mediazione da parte dei Mediatori), la maggioranza ha deliberato all’unanimità (sic !!  – dal verbale inviato a mezzo email potrai rilevare che l’unanimità era costituita, alle 17.28, di soli 7 Consiglieri su 15 e da un ottavo sopraggiunto alcune ore dopo) di convocare l’assemblea degli Avvocati per far approvare questo secondo disastroso bilancio, per farsi autorizzare ad assumere altro personale – invece di informatizzare le attività del Consiglio – e di costruire i servizi igienici dal Giudice di Pace.
Il 26 Giugno, come l’anno scorso, andremo, con le “truppe cammellate”, a votare i bilanci e dopo aver votato, e fatto votare, anche per l’installazione dei “cessi dal giudice di pace” (considerata la mia non più giovane età non posso far a meno di approvare questo necessario servizio) sono certo che ritorneremo tutti in Cassazione per votare e mandare a casa Vaglio e i suoi Consiglieri che hanno gestito in modo disastroso l’Ordine Forense.
Scusami se continuerò ad inviarTi altre comunicazioni (con il programma elettorale e con i nomi dei colleghi che comporranno la costituenda lista che mi onoro di guidare) occupando la tua casella di posta elettronica, ma non ho altro modo per informarTi. In questa prossima competizione elettorale abbiamo deciso di non presenziare nelle vicinanze dei seggi elettorali nel rispetto dei principi fissati dal nuovo Codice deontologico e dal Regolamento elettorale.
Siamo certi che anche gli altri candidati seguiranno questo esempio e, pertanto, non dovrebbero trovarsi più, davanti ai seggi elettorali, i sostenitori “Pon Pon” delle liste che distribuiscono santini, i candidati “Vasa vasa”, il Presidente, il Consigliere Segretario e i Consiglieri uscenti pronti ad abbracciarti e dopo averti detto “caro come stai” a sollecitare il Tuo voto di preferenza.
Con i migliori saluti
Domenico Condello”

Marco De Fazi

L'Avvocato Marco De Fazi, classe 1961, si è laureato nel 1986 ed si è abilitato alla professione nel 1990: è cassazionista dal 2002 e lavora nello studio associato di famiglia. Ha ereditato dal padre, Avv. Walter De Fazi (mancato nel 2011 dopo 60 anni di professione), la passione per la responsabilità civile. Ha fatto parte di commissioni di studio consiliari ed associative, ed è stato per dieci anni il rappresentante italiano del network europeo PEOPIL (Pan-European Organization of Personal Injury Lawyers). Parla e scrive fluentemente inglese ed in misura più scolastica francese. Ha fatto parte della Commissione per l'esame di Avvocato 2007 ed è membro storico del Direttivo dell'Associazione Forense Emilio Conte, di cui ora è il presidente. Membro attivo della NIABA, associazione USA di avvocati italo-americani.