IL MINISTRO ORLANDO APRE ALL’AVVOCATURA

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Disponibilità ad aprire un confronto su alcuni punti del Ddl sul processo civile del dicembre scorso, a lavorare sull’arbitrato e la negoziazione assistita da avvocati, a costituire un tavolo con l’avvocatura che coordini i processi di riforma e l’attuazione della legge sull’ordinamento forense. Sono questi gli elementi approfonditi dal ministro della Giustizia Andrea Orlando che, riferisce il Ministero in una nota, ha incontrato nel pomeriggio le delegazioni del Consiglio nazionale forense e dell’Organismo unitario dell’avvocatura.

“Nel corso dei due positivi incontri, che saranno in tempi rapidi seguiti da approfondimenti operativi, il Guardasigilli ha inoltre avanzato la proposta di costituire un tavolo ad hoc con le diverse rappresentanze dei legali, mirato a creare un luogo di confronto e condivisione utile e necessario nella logica del coinvolgimento e dell’ascolto dell’avvocatura, quale attore decisivo nel quadro del sistema-Giustizia. Tale iniziativa sarà inoltre portata all’attenzione della magistratura associata nel corso dell’incontro che, domani mattina, il ministro Orlando avrà con la giunta esecutiva dell’Associazione nazionale magistrati”, conclude il Ministero di Via Arenula.

Alpa, confronto proficuo
Per il presidente del Consiglio Nazionale Forense Guido Alpa “il confronto è stato proficuo. Abbiamo convenuto circa la necessità di prevedere, in un sistema organico, percorsi alternativi di soluzione stragiudiziale delle controversie affidati all’Avvocatura, che garantisce preparazione tecnica e professionalità.

Introduzione della negoziazione assistita
Il CNF ha da tempo proposto la introduzione della negoziazione assistita dagli avvocati – accordi tra le parti con valore esecutivo – e la istituzione di Camere arbitrali presso i Consigli dell’Ordine. Il ministro ha espresso l’intenzione di promuovere questi provvedimenti, già peraltro all’attenzione del Parlamento. Ci auguriamo che il confronto fattivo porti a riforme efficaci per restituire ai cittadini la fiducia nel sistema giustizia, che è un indispensabile e non più trascurabile motore per la ripresa del Paese”.

Processo civile
Sul tema cruciale del processo civile, Orlando ha assicurato il riesame del disegno di legge Cancellieri insieme con l’Avvocatura: “Occorre superare quelle inaccettabili criticità la cui efficacia è tutta da dimostrare”, ha sottolinea Alpa.

I nuovi parametri
Per quanto riguarda la professione forense, il Guardasigilli ha assicurato che “prestissimo” varerà i nuovi parametri per la liquidazione giudiziale dei compensi dei legali, improntati nella proposta del CNF a trasparenza ed equità: “Abbiamo rappresentato il disagio che sta vivendo l’Avvocatura in questo momento ed il ministro ha condiviso le nostre preoccupazioni. Occorre restituire equità e corrispondenza dei compensi all’impegno professionale degli avvocati”, ha sottolineato Alpa.

Riforma forense, presto i regolamenti
Anche l’attuazione della riforma forense, ha garantito il ministro, sarà accelerata con l’approvazione dei regolamenti ministeriali mancanti, tra i quali quelli sul tirocinio e le specializzazioni, anche per chiarire il quadro nel quale sono coinvolte le Università.

Cnf, molto soddisfatti
Sui temi più ampi dell’assetto della professione, il Guardasigilli ha annunciato un tavolo con l’Avvocatura. “Siamo molto soddisfatti di questo avvio di collaborazione. Il Guardasigilli, a cui abbiamo augurato un buon lavoro, ha dimostrato attenzione e condivisione circa il potenziale di efficacia in termini di recupero dell’efficienza del sistema di queste nuove misure. Si tratta di un primo buon risultato che premia il lavoro responsabile del CNF per la Giustizia e per l’Avvocatura”, ha concluso Alpa.

Oua, riparte il dialogo
«Riparte il dialogo». Lo sottolinea l’Organismo unitario dell’Avvocatura. Il presidente dell’Oua Nicola Marino, con il segretario Paolo Maldari, ha consegnato al ministro un documento di proposte complessive rispetto al processo civile e penale, nonché sull’emergenza carcere, nell’interesse dei cittadini e dell’avvocatura. «Al ministro – spiega Marino – ho manifestato le gravi ragioni di disagio degli avvocati italiani sotto il profilo economico, per la crisi in atto, nonché per le disfunzioni della giurisdizione e per le difficoltà che ogni giorno incontrano nell’esercizio della professione. Domani (oggi, ndr) nel corso della Giunta decideremo rispetto alle iniziative di protesta fissate sullo stato di agitazione e sull’astensione dal 17 al 22 di marzo».

Il tavolo di concertazione
Anche il presidente dell’Oua definisce «proficuo» il dialogo con il ministro, il quale «si è impegnato a costituire un tavolo di consultazione e concertazione con l’avvocatura – racconta Marino – per esaminare i provvedimenti urgenti e per programmare una riforma della giustizia organica e condivisa. Una base di partenza può essere costituita dal progetto licenziato dalla Commissione Vaccarella, accantonato dal precedente Guardasigilli».

La questione delle spese di giustizia
Il presidente dell’Oua ribadisce, poi, il «terreno comune» su diversi altri fronti: «forte identità di vedute sul ruolo dell’avvocatura, sul potenziamento degli strumenti di risoluzione stragiudiziale, a partire dalla negoziazione assistita e dalle Camere arbitrali. Ma anche sulla necessaria riforma della magistratura onoraria (a termine e con un percorso di qualificazione). Abbiamo posto – conclude Marino – il problema dell’aumento delle spese per i cittadini, con una lievitazione continua ed esponenziale del contributo unificato, del taglio del gratuito patrocinio, della costante compressione dei diritti, a fronte di servizi scadenti e anche di una inefficace revisione della geografia giudiziaria da rivedere».

(Fonte: diritto24.ilsole24ore.com)

Marco De Fazi

L'Avvocato Marco De Fazi, classe 1961, si è laureato nel 1986 ed si è abilitato alla professione nel 1990: è cassazionista dal 2002 e lavora nello studio associato di famiglia. Ha ereditato dal padre, Avv. Walter De Fazi (mancato nel 2011 dopo 60 anni di professione), la passione per la responsabilità civile. Ha fatto parte di commissioni di studio consiliari ed associative, ed è stato per dieci anni il rappresentante italiano del network europeo PEOPIL (Pan-European Organization of Personal Injury Lawyers). Parla e scrive fluentemente inglese ed in misura più scolastica francese. Ha fatto parte della Commissione per l'esame di Avvocato 2007 ed è membro storico del Direttivo dell'Associazione Forense Emilio Conte, di cui ora è il presidente. Membro attivo della NIABA, associazione USA di avvocati italo-americani.