RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE: COSA ACCADRA’? IL PUNTO DELL’AVV. CONTE

Gentilissimi Colleghi,

 

abbiamo letto da più parti di un “Tavolo di lavoro”per la Riforma del Codice di Procedura Civile – che si sviluppa in queste ore – presso il Ministero della Giustizia.

Si parla di previsione e potenziamento di misure alternative al processo – ed anche alla Mediazione obbligatoria – con scopo deflattivo, che “vedrebbe” protagonisti gli Avvocati.

Si parla, altresì, di misure di semplificazione delle procedure per ridurre tempi e costi.

Argomenti trattati – negli ultimi vent’anni – da tutti i Governi che si sono succeduti, senza risultato alcuno.

Ora viene presentato questo “Tavolo di lavoro” – voluto dal neoMinistro Guardasigilli Orlando – al quale partecipano il Consiglio Nazionale Forense, l’Associazione Nazionale Magistrati e l’Organismo Unitario dell’Avvocatura (ma gli Ordini….????).

Il CNF ha già detto che questo “percorso” dovrà essere considerato in modo positivo, perché rilancerà l’efficienza della Giustizia Civile e darà maggiori garanzie di tutela dei diritti a Cittadini ed Imprese.

Il CNF parla di un metodo di lavoro realmente fattivo, dopo anni di insuccessi, con un “Tavolo” al quale partecipano tutti i veri protagonisti del processo, i quali hanno convenuto sulla necessità di interventi organici, con una convergenza su misure deflattive per aumentare il ventaglio delle possibilità a disposizione delle parti per soddisfare i propri diritti in fase pre/giudiziale.

Il CNF si è spinto oltre: ha espresso in modo chiaro la propria soddisfazione ritenendo che queste misure allo studio “promuoverebbero” il “ruolo sociale” – di supporto alla giurisdizione in una veste autonoma – dell’Avvocatura.

Naturalmente, ogni commento – allo stato – è prematuro. Vedremo.

Intanto, nel merito, riguardo questi Istituti alternativi alla Giurisdizione ancora non si hanno notizie certe. Si tratterebbe di “previsioni nuove” – sempre da quanto trapela dai Comunicati/Stampa del CNF – che coinvolgerebbero direttamente gli Avvocati e sarebbero alternative anche alla mediazione obbligatoria.

Si “narra” di un passaggio procedurale del contenzioso – a richiesta delle parti – dal Giudice ad una Camera Arbitrale, istituita presso gli Ordini Forensi, per “agevolare” la conclusione della lite in tempi veloci ed a costi favorevoli.

Tale translatio iudici – sempre da fonti CNF – potrebbe beneficiare di incentivi fiscali ad hoc, come l’esenzione dall’imposta di registro e/o aliquote agevolate.

Si parla anche di una negoziazione assistita dagli Avvocati – alternativa alla Mediazione obbligatoria – con il potere dell’Avvocato stesso di autenticare firme e di attestare la volontà delle parti, producendo così una semplificazione della pratica e meno costi a carico delle stesse.

Altro argomento che trapela, riguarda la Separazione personale/Divorzio: vi sarebbe l’assegnazione agli Avvocati delle materie relative ai procedimenti di Separazione/Divorzio, ove non vi siano “minori”. Tale accordo sacralizzato dall’Avvocato dovrà essere poi omologato dal Giudice, avendo efficacia di titolo esecutivo anche per la trascrizione.

Si parla, altresì, di un procedimento preliminare al contenzioso civile – sempre svolto dalle Camere Arbitrali degli Avvocati – anch’esso alternativo alla Mediazione obbligatoria.

Sempre nella direzione di un riconoscimento del potere certificativo dell’Avvocato, si vorrebbe assegnare allo stesso il potere di emettere un’ingiunzione di pagamento, opponibile in Sede Giudiziale. Il CNF – sempre nelle sue comunicazioni/stampa – ha parlato di una proposta, di riconoscere al difensore, il potere di autenticare le copie di tutti gli atti del processo.

Altro profilo oggetto del “Tavolo di lavoro”, è quello del Processo Telematico: il CNF ha proposto di incentivare la diffusione del Processo Telematico (non si sa con quali risorse economiche…..) anche in ambiti e per atti per i quali non è prevista la obbligatorietà, ribadendo la contrarietà alla “motivazione su richiesta” – in quanto palesemente anticostituzionale – valorizzando, se del caso, l’istituto della motivazione sintetica, quando la richiesta al Giudice viene fatta da tutte le parti costituite in causa.

Altro tema su cui il CNF ha fatto trapelare notizie, è quello che ha “sconcertato/indignato” tantissimi di noi: ovvero la responsabilità solidale dell’Avvocato per lite temeraria.

Il CNF ha ribadito l’incostituzionalità della norma, contraria ai principi del diritto di difesa, dichiarando che la stessa sarebbe superflua visto che vi è già un presidio deontologico, in caso di un comportamento scorretto del difensore.

Ulteriore argomento affrontato è quello relativo alla Riforma della Magistratura Onoraria/Giudice di Pace per garantirne la qualificazione e professionalità, ed una definizione chiara degli ambiti di competenza.

Si è parlato, poi, della previsione di un “Accertamento Tecnico Preventivo” obbligatorio per le controversie in materia di risarcimento del danno derivante da circolazione stradale, ovvero da responsabilità medica/sanitaria. Sul tema, il CNF ha espresso la propria contrarietà, non ritenendo che tale soluzione avrebbe alcun effetto deflattivo del contenzioso ma, comporterebbe duplicazione di giudizi, dilatazione dei tempi, aumento dei costi.

Questa è una sintesi – certamente non esaustiva – di tutti i temi riportati dalle varie comunicazioni del CNF e del Ministero, riguardo una prossima Riforma della Giustizia Civile.

Ritengo inutile sottolineare quanti spontanei commenti, perplesse osservazioni, concrete contrarietà potremmo sollevare su quanto sopradescritto – soprattutto su taluni argomenti – ma questa comunicazione voleva essere solo e soltanto una sintesi informativa, e non una critica nel merito, che si potrà e si dovrà fare nelle sedi deputate.

L’Avvocatura – infatti – dovrà pretendere dal proprio Presidio di Rappresentanza che vi sia la massima attenzione ad eventuali norme in itinere, che potrebbero danneggiare, irrimediabilmente ed oltremodo la nostra già esanime Categoria.

Tale compito non può delegarsi esclusivamente al CNF ed all’OUA, ma dovrà vedere anche gli Ordini Territoriali, in prima fila, a vigilare in difesa dei propri Iscritti.

Grazie per l’attenzione.

Con i miei più cordiali saluti e cari Auguri per una serena Santa Pasqua prossima.

 

Antonio Conte

Antonio Conte

Antonio Conte nato a Roma il 30/8/63, successivamente agli studi classici, svolti al Convitto Nazionale Romano, ha conseguito laurea in Giurisprudenza a pieni voti, in data 22/7/88 presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Ha ricoperto incarichi accademici, e precisamente ha collaborato con diverse Cattedre dell’Istituto Diritto Privato dell’Università “La Sapienza” di Roma, per un periodo di oltre 12 anni dal 1989 al 2001.
Per quanto attiene alla professione forense lo stesso è abilitato all’esercizio dal 31/10/1991.
Inoltre, ha esercitato la carica di Vice Pretore Onorario, presso la I° Sezione della Pretura Civile di Roma, via Lepanto 4, con ruolo personale confermato nel triennio 1994 - 1997.
Nel febbraio dell’anno 2000, il sottoscritto Antonio Conte è stato eletto Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio 2000/2001, risultando il più giovane Consigliere mai eletto all’Ordine di Roma, con oltre 1.300 preferenze.
Altresì è stato eletto Delegato del Consiglio dell’Ordine di Roma negli ultimi tre Congressi Nazionali dell’Avvocatura e del Consiglio Nazionale Forense, sempre eletto a grandissima maggioranza dagli Avvocati Romani. Inoltre, sono stato per oltre due anni nel direttivo dell’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati), espressione qualificata della giovane Avvocatura Romana.
Eletto Consigliere dell’Ordine dal 2004 ad oggi, ricoprendo la carica di Segretario per quattro anni e Presidente per due.
Attualmente ricopre la carica di Consigliere essendo stato eletto con poco meno di 4000 voti nello scorso febbraio 2012.