START UP INNOVATIVE: REQUISITI E VANTAGGI

REPORTAGE SUL GIAPPONEIl Decreto Sviluppo bis (D.L. 18.10.2012 n. 179) ha introdotto nell’ordinamento lo status di “start up innovativa” qualificandola ai fini dell’applicazione di non indifferenti agevolazioni:

– ASSUNZIONI: possono stipulare contratti a tempo determinato da 6 a 36 mesi, fino a 4 anni dalla costituzione;

– PERDITE: non si applica la disciplina di società di comodo e in perdita sistemica;

– RICAPITALIZZAZIONE: in caso di perdite (anche oltre il terzo del capitale o di riduzione sotto al minimo) vi è una proroga di 12 mesi per la sua ricostituzione;

– PROCEDURE CONCORSUALI: assoggettamento alle procedure previste dalla L. 3/2012;

– ESENZIONE: esenzione da diritti camerali e imposta di bollo.

Inoltre, ove l’investitore sia una persona fisica, ha diritto alla detrazione IRPEF pari al 19% dell’investimento, se mantenuto per 2 anni, ove l’investimento non superi euro 500.000,00

Se invece l’investitore è una società, questa potrà sottrarre dal suo reddito imponibile il 20% di quanto investito, a condizione che non smobilizzi l’investimento prima di due anni; l’investimento consentito a questi fini è fino ad euro 1.800.000,00.

Tuttavia per le start up a “vocazione sociale” detti limiti salgono rispettivamente al 25% e al 27%: si tratta delle start up innovative che operano nei settori dell’assistenza sociale, sanitaria, nella formazione, nella tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, nella valorizzazione del patrimonio culturale, nel turismo sociale.

Per poter godere di dette agevolazioni, previste dagli artt. da 25 a 31,  la start up  deve essere una società, anche di capitali o cooperativa, non quotata. Deve essere di diritto italiano o una società europea residente in Italia. Inoltre essa deve iscriversi alla sezione speciale del Registro delle Imprese.

Ecco i requisiti:

a)    maggioranza di quote/azioni e diritti di voto detenuta da persone fisiche;

b)   costituzione da non più di 48 mesi;

c)    sede principale in Italia;

d)   valore della produzione inferiore a 5 milioni di euro per anno;

e)    non deve aver mai distribuito utili;

f)     l’oggetto sociale deve riguardare lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;

g)    non deve risultare da una fusione, da una scissione o dalla cessione di azienda o ramo d’azienda.

Infine, la start up innovativa deve avere una delle seguenti caratteristiche:

–       spese in ricerca e sviluppo uguali o superiori al 30% del maggiore tra il costo e il valore totale della produzione (sono escluse le spese per l’acquisto di immobili);

–       un terzo dei dipendenti o collaboratori devono essere dottorando universitario, dottore di ricerca, o laureato con almeno tre anni di attività di ricerca certificata, svolta presso istituti di ricerca;

–       titolarità o licenza di almeno un brevetto o di una topografia di prodotto a semiconduttori, concernenti l’oggetto sociale e l’attività di impresa.

Alessandro Maria Lerro

Alessandro M. Lerro, avvocato dal 1994, cassazionista, opera da molti anni nel settore delle nuove tecnologie e della creazione di imprese.
In qualità di Esperto Giuridico del Ministero dell’Ambiente nel settore delle aree naturali protette per otto anni ha collaborato alla istituzione di Parchi e Riserve e all’avvio di iniziative economiche sostenibili sotto il profilo ambientale, prestando la propria attività sia nella formazione di documenti normativi che di accordi contrattuali.
Per quanto concerne lo sviluppo industriale e commerciale, l’avv. Lerro cura da anni la creazione di nuove realtà imprenditoriali ed il relativo sviluppo strategico, con particolare riferimento a settori ad elevata innovazione tecnologica, nei quali è spesso relatore in seminari e corsi avanzati di formazione organizzati dal CNR o da strutture regionali.
E’ stato consulente di primarie aziende nazionali pubbliche e private e di multinazionali estere in materia contrattuale, societaria ed in progetti di venture capital.
E’ stato inoltre consigliere di amministrazione e membro del collegio di sorveglianza di numerose imprese italiane, tedesche e lussemburghesi operanti nel settore dell’alta tecnologia, dell’health care e del biotech.