Autovelox: sanzione nulla se la postazione non è segnalata e chiaramente visibile – Cassazione Civile, sezione VI^- 2, ordinanza n°6407 del 5 marzo 2019

La Suprema Corte di Cassazione è recentemente intervenuta chiarendo quali siano le condizioni richieste dall’art. 142, comma 6 bis del Codice della Strada affinchè possa ritenersi legittimamente accertato l’eccesso di velocità mediante l’utilizzo dell’autovelox.

La vicenda trae origine dalle contestazioni di un caparbio automobilista, disposto a ricorrere sino in Cassazione ritenendo, a ragione, che fosse illegittimo l’accertamento della violazione mediante autovelox qualora, nonostante la regolare segnalazione dell’autovelox, la postazione di controllo non fosse chiaramente visibile.

La Suprema Corte, accogliendo il ricorso, censura la decisione del giudice d’appello chiarendo che, condizioni per la legittimità dell’accertamento della violazione dell’art. 142, comma 6 C.d.S. sono:

  • non solo la presenza di un cartello che segnali la presenza dell’autovelox, posto a regolare distanza;
  • ma anche “…visibilità della postazione di controllo per il rilevamento della velocità”.

In difetto di detti requisiti, conclude la Suprema Corte, la sanzione deve ritenersi nulla.

Luigi Romano

Avvocato del foro di Roma, cofondatore dello studio Legale Martignetti e Romano, docente di diritto civile nei corsi di preparazione per l’esame d’avvocato e collaboratore delle cattedre di diritto dell’Unione europea, European Judicial Systems e della Clinica legale CEDU presso l’università di Roma Tre. Ho completato i miei studi accademici con un master in Homeland Security presso il Campus Bio Medico e con un dottorato europeo in diritto di famiglia nel diritto internazionale privato dell’Unione europea tra l’università di Roma Tre, Lund University (Svezia) e la Universidad de Murcia (Spagna). Credo fermamente nella funzione sociale che l’avvocato ha l’onore e l’onere di esercitare e nello spirito di colleganza e unione che aimè sempre meno si riscontra tra le aule di Tribunale. Da poco più di un anno mi sono affacciato con passione nel mondo della politica forense assieme ad AFEC, come membro del suo rinnovato Direttivo, con la fiducia che uniti potremo ridare il lustro e il prestigio che il nostro Ordine ha avuto in passato e che deve tornare ad avere. All’interno di Afec mi occupo dell’organizzazione dei convegni, della redazione di articoli giuridici e note a sentenza, specie in ambito di diritto di famiglia, diritto civile, diritto internazionale privato e diritto dell’Unione europea.