Comunicazioni della Cancelleria a mezzo fax in caso di malfunzionamento della PEC del destinatario – Corte di Cassazione, sez. II^ Civile, ordinanza 18 settembre 2019 – 17 luglio 2020, n. 15298

avv. Luigi Romano

I fatti di cui è causa

All’esito di un ricorso ex art. 702 bis c.p.c., la cancelleria del Tribunale civile di Roma comunicava al difensore dei ricorrenti la relativa sentenza conclusiva a mezzo fax, stante il “fallimento del tentativo di effettuare la medesima comunicazione a mezzo PEC per il malfunzionamento della casella di posta certificata”, per causa non imputabile al destinatario.

Il ricorrente, non avvedendosi per tempo della predetta comunicazione, iscriveva al ruolo l’appello oltre il termine di 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento. Ciò determinava la dichiarazione di inammissibilità del gravame per decorrenza del termine fissato dall’art. 702 quater c.p.c.

La decisione della Suprema Corte

Gli ermellini rigettano anche il ricorso per cassazione all’uopo chiarendo:

  • che l’art. 136 c.p.c., comma 3, prevede espressamente che il cancelliere proceda alla comunicazione a mezzo fax qualora “…la notifica via PEC risulti impossibile per cause non imputabili al destinatario;
  • qualora, invece, detta impossibilità sia imputabile al destinatario  “…il cancelliere procede alla comunicazione mediante deposito in cancelleria, ai sensi dello stesso art. 16, comma 6(cfr. Cass. 33547/18).
Luigi Romano

Avvocato del foro di Roma, cofondatore dello studio Legale Martignetti e Romano, docente di diritto civile nei corsi di preparazione per l’esame d’avvocato e collaboratore delle cattedre di diritto dell’Unione europea, European Judicial Systems e della Clinica legale CEDU presso l’università di Roma Tre. Ho completato i miei studi accademici con un master in Homeland Security presso il Campus Bio Medico e con un dottorato europeo in diritto di famiglia nel diritto internazionale privato dell’Unione europea tra l’università di Roma Tre, Lund University (Svezia) e la Universidad de Murcia (Spagna). Credo fermamente nella funzione sociale che l’avvocato ha l’onore e l’onere di esercitare e nello spirito di colleganza e unione che aimè sempre meno si riscontra tra le aule di Tribunale. Da poco più di un anno mi sono affacciato con passione nel mondo della politica forense assieme ad AFEC, come membro del suo rinnovato Direttivo, con la fiducia che uniti potremo ridare il lustro e il prestigio che il nostro Ordine ha avuto in passato e che deve tornare ad avere. All’interno di Afec mi occupo dell’organizzazione dei convegni, della redazione di articoli giuridici e note a sentenza, specie in ambito di diritto di famiglia, diritto civile, diritto internazionale privato e diritto dell’Unione europea.